Il grande fallimento

Sempre degno di interesse il consueto editoriale apparso oggi sul sito Usemlab.com:

Più leggo quanto viene scritto in giro, più mi affligge un senso di sconforto. A volte mi sembra di esagerare, sono semplicemente realista o sto sconfinando nel pessimismo? E’ una domanda che mi faccio sempre tutti i giorni. Poi di fronte alle opinioni propagandate dai media, ai discorsi dei politici, al consenso generale che si va formando intorno a questo nuovo crollo dei mercati, mi rendo conto del contrario, sono troppo ottimista!

I miei articoli La Nuova Grande Depressione e Il dopo Crack Up Boom sono articoli pregni di ottimismo! Lasciamo perdere le tempistiche, sulle quali nessuno può avere la sfera di cristallo, ma le prospettive reali sono molto, molto peggiori di quelle delineate. L’ho scritto, l’ho pubblicato con il libro Cosa è il Denaro, bisognerebbe cominciare a urlarlo, a scriverlo su tutti i muri: QUANDO MUORE IL DENARO, MUORE ANCHE LA GENTE! Di questo passo davvero arrivano i morti, altro che nuova grande depressione!

Come scrive anche in questo ottimo articolo Alessandro Vitale , di questo passo, seguendo le soluzioni finora proposte dai burocrati, dai politici e dagli intellettuali di regime, si rischia davvero un collasso della civiltà senza precedenti.

Se dal lato fiscale “le maggioranze parlamentari hanno raggiunto risultati, in tema di asservimento completo dei cittadini, che i principi assoluti non si erano mai nemmeno sognati… [al punto che] la contribuzione fiscale è un dovere indiscutibile e chi lo contrasta è un nemico della Nazione e del progresso“, dall’altro lato, quello monetario, non c’è ancora una minima consapevolezza sulle questioni fondamentali. Nada, zip, niente, meno di zero. Tabula Rasa. Ma che dico, tabula rasa, siamo di fronte a un buco nero!!

Quando leggo l’innominabile, colui che diceva di stare alla larga dall’oro quando era ancora a 500 dollari l’oncia, affermare che le banche centrali risolveranno il problema, davvero non so più che da che parte girarmi per vomitare. Quando leggo che i prezzi delle nostre assicurazioni e banche sono quotate a prezzi pazzi, mi chiedo, ma la riserva frazionaria, la riserva frazionaria, la gente sa cosa è questa dannata riserva frazionaria? Oppure è un concetto troppo difficile da capire?

La grande piramide rovesciata basata sulla riserva frazionaria è uscita fuori di ogni controllo, è diventata una torre di babele, e probabilmente se nel 2008 le banche sono state salvate a suon di trilioni, questa volta, sempre a suon di trilioni, verranno nazionalizzate, come fatto negli anni trenta. Non c’è altra soluzione, e mai c’è stata nel corso della storia!

MAI! MAI.. EMME, A, I. Possibile che nel 2011 ancora ci sia totale ignoranza su questo semplice concetto, la riserva frazionaria, che viene spiegato anche in tutti i libri di economia (ovviamente senza alcuna menzione alla natura fraudolenta di questa pratica bancaria legittimizzata dallo Stato o alle sue conseguenze, cioé quel ciclo economico di espansione e crisi spiegato SOLO ed esclusivamente dalla Scuola Austriaca di Economia)

Riserva frazionaria, significa che le banche commerciali in una crisi economica sono tutte FALLITE! TUTTE! Senza esclusione alcuna. Riserva frazionaria è il motivo principale per cui sono state create le banche centrali e per cui l’oro è stato rimosso dal sistema monetario: per nascondere il fallimento ciclico delle banche a spese del contribuente.

Riserva frazionaria, significa leverage, significa speculazione con i soldi dei depositanti, significa che l’equity, il capitale proprio, rischia di venire spazzato via dalla mattina alla sera! Saltata una banca la reazione a catena può essere fermata solo dalla banca centrale con creazione di nuovo denaro dal nulla, a spese dei risparmiatori.

Di salvataggio in salvataggio, i risparmiatori in trenta anni li hanno ammazzati tutti, e adesso a spese di chi li salvano? Ma pensate ancora che i saldi di conto corrente costituiscano risparmio?? Davvero credete ingenuamente a questo concetto propagandato dai media e dalle università che economicamente è fuorviante e sbagliato (il risparmio è un FLUSSO, non uno STOCK!)?

Che disastro, che disastro!!

Se le forze del mercato imporranno una nuova grande depressione, grazie alla quale la struttura produttiva gradualmente si riaggiusterà e forse, se tutto va bene, tra vent’anni usciremo dalla crisi, per quel che riguarda le capacità di analisi economica, qua ci troviamo di fronte a milioni di cervelli totalmente lobotomizzati dall’istruzione pubblica. Questi sono i veri danni irreparabili che costituiscono la più seria minaccia alle prospettive future di crescita e prosperità!

Come è possibile che premi NOBEL di economia siano stati consegnati a veri e propri stregoni del medioevo?

Come è possibile che alla luce di questa crisi qualcuno cominci addirittura a rispolverare Marx dicendo che aveva ragione? Viene la pelle d’oca. Si preferisce continuare a ignorare l’unica scuola che promuove sani principi di libertà, l’unica scuola che ha teorizzato con coerenza la scienza economica, per lasciare quei cialtroni economici di Keynes e Friedman e tornare a un eretico Marx che di economia non aveva capito neanche la A, figuriamoci la B, la C e il resto dell’alfabeto!

Non ci credete? Leggete qua, oppure andatevi a leggere che dice quell’ignorante di Roubini, un’altro che aveva previsto la crisi, ma che non ha mai capito un’acca delle ragioni che l’hanno causata.

Come è possibile mai parlare con gente comune, accennare alla sovietizzazione dell’Europa in corso e sentirsi rispondere che non sarebbe neanche male perchè in Russia si stava meglio (gente che ovviamente in Russia non c’è mai stata ma che ha ben assorbito tutta la propaganda statalista su cui questo paese si regge dai tempi del fascismo!!).

Come è possibile sentirsi dire che la guerra, che milioni di morti, hanno sempre rappresentato la soluzione finale per rilanciare l’economia?

Come è possibile sentire lo stregone con premio Nobel affermare che la paura per l’arrivo degli alieni potrebbe finalmente realizzare ciò che le politiche keynesiane tradizionali non sono riuscite a risolvere?

Non lo so, ditemelo voi come è possibile. Io so solo che il fallimento intellettuale nello studio della scienza economica rischia di fare di questa crisi una tragedia umana senza precedenti. E affermando questo, penso di non essere né ottimista, né pessimista, ma semplicemente realista.

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