Montenegro poco amaro

milo-djukanovicNetta affermazione per il dominus della politica montenegrina Milo Djukanovic.

Già Presidente della piccola repubblica ex-jugoslava ai tempi della federazione con la Serbia del dittatore Slobodan Milosevic, di cui era fiero avversario, ed artefice principale della pacifica secessione del 2006,Djukanovic,leader incontestato della “Coalizione per un Montenegro europeo”ha trionfato nelle seconde elezioni legislative democratiche svoltesi ieri.

La Coalizione che si sarebbe assicurata dai 47 ai 49 seggi sugli 81 a disposizione con il 51% dei consensi, comprende 4 partiti, il Partito Democratico dei Socialisti Montenegrini(espressione dei fedelissimi di Djukanovic),il piccolo Partito Social-democratico del Montenegro guidato da Ranko Krivokapic ed i due partiti delle minoranze etniche croata e bosniaca, l’Iniziativa Civica Croata ed il Partito Bosniaco.

Il Programma dei vincitori è molto semplice: assecondare lo sviluppo economico del paese con interventi mirati, tenendo in debito conto l’impeto della recessione in arrivo anche da quelle parti ,e continuare il cammino verso una non lontana adesione all’UE ed alla NATO.

Nettamente sconfitta l’opposizione dell’SNP(Partito socialista del Popolo,pro-serbo) con il 16% dei voti,la Nuova Democrazia Serba con il 9 e il Movimento per il cambiamento(liberal-conservatore) con circa il 6%

Rimangono fuori dal Parlamento ,invece,il piccolo Partito Liberale Montenegrino,presente con un solo seggio nella precedente legislatura,i pensionati ed i comunisti.

Tre eletti,infine,per i movimenti espressione della minoranza albanese.

Grandi festeggiamenti e caroselli dei vincitori per le strade della capitale Podgorica e nessun incidente di particolare gravità da segnalare,così come nessuna contestazione di rilievo circa lo svolgimento del voto come asseverato dagli osservatori internazionali presenti nel paese balcanico.

Una bella dimostrazione di civismo per un paese  troppo spesso additato come una Tortuga per trafficanti di ogni risma …

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