Archivio per scandalo sessuale

Educazione linguistica

Posted in Società with tags , , , , on febbraio 22, 2012 by lafayette70

Una maldestra campagna promozionale in favore dell’utilizzo della lingua basca ha provocato scompiglio tra le autorità locali di Euskadi  che hanno pensato bene di bloccare dei video per la cui realizzazione avevano messo a disposizione fondi pubblici di una certa consistenza. Il motivo che ha scatenato il putiferio, mandando su tutte le furie il governo socialista della provincia e la deputazione di Vizcaya, a guida autonomista, si può rinvenire nel linguaggio piuttosto esplicito e nelle allusioni scabrose contenute nei promo in questione. Nel primo due ragazzi conversano tra di loro ed uno declina sommariamente la propria filosofia amatoria all’amico descrivendogli in maniera alata l’idilio con la propria amichetta: “la scoperò e la butterò via come uno straccio vecchio” . Pronta la replica del confidente con un altrettanto perentorio “Bravo! a questo servono le donne!”. Nell’altro spot un giovane allievo, desideroso di apprendere la lingua materna, incontra un’insegnante che,applicando un metodo didattico eterodosso, lo accompagna nella propria camera per poi spogliarlo. Alle polemiche ha replicato la Fondazione Leizola, curatrice della campagna, tentando di sdrammatizzare: “Si tratta di video innovatori che tentano semplicemente di invogliare i giovani alla conoscenza della lingua basca presentandola in scene di vita quotidiana”. Questo il commento dei produttori. Che, a giudicare da quanto accaduto, non è stato ritenuto sufficiente a scagionarli dal grave attentato alle regole ferree del politically correct, nè ad emendarli da una ben più importante mancanza di gusto.

Articolo pubblicato su “L’Indipendenza”   http://www.lindipendenza.com/basco-e-lingua/

Politica a luci rosse

Posted in politica estera with tags , , , on Maggio 21, 2011 by lafayette70

Uno scandalo sessuale rischia di perturbare il clima politico della laica ma puritana Turchia. La cosa non sconvolgerebbe più di tanto gli assetti interni ed internazionali se non fosse che il paese anatolico sarà chiamato al voto il prossimo 12 Giugno per rinnovare il proprio Parlamento. La partita si presenta alquanto complicata visto che il partito al potere l’AKP del premier Erdohan punta ad ottenere i consensi sufficienti a riscrivere la carta costituzionale in senso nemmeno troppo cautamente conservator-islamico con scorno comprensibile dei difensori strenui del laicismo kemalista. L’accusa che gli oppositori rivolgono agli attuali governanti è quella di attuare un vero e proprio colpo di stato strisciante con l’obiettivo dichiarato di affossare l’opera del padre fondatore della Turchia moderna. Un addebito grave, ma non fugato certo dalle epurazioni degli scorsi mesi ai danni dei vertici militari e giudiziari, due istituzioni tradizionale baluardo dello status quo. Quindi la vicenda che ha visto per protagonisti sei esponenti del partito nazionalista MHP (contiguo ai famigerati “Lupi Grigi”, gruppo estremista autore di diversi attentati terroristici) beccati in atteggiamenti espliciti con giovani donne ed oggetto di una campagna stampa forsennata desta più di un sospetto. Niente di più che un “affaire” ben orchestrato dall’Esecutivo per svuotare il serbatoio elettorale della destra impedendo alla formazione in questione di raggiungere il 10%, soglia minima per la ripartizione dei seggi nella prossima legislatura. Almeno questa l’interpretazione degli avversari di Erdohan, Partito Repubblicano del Popolo in testa. L’unico dato certo, per ora, è un interesse davvero notevole per la prossima contesa elettorale. Non è detto sia un male, se ne trarranno giovamento la trasparenza e la legalità (dubbia) del sistema.